top of page

Eventi ECM FSC

GDM_melanoma_modena.jpg

Melanoma in fase iniziale e avanzata:

strategie terapeutiche a confronto

​

Modena, 9 febbraio 2026

​​

Best Western Premier Milano Palace Hotel

Corso Vittorio Emanuele II, 68 – Modenaa

​​

​RESPONSABILI SCIENTIFICI 

Roberta Depenni

S.C. di Oncologia, A.O.U. Policlinico di Modena

​

Francesco Spagnolo

S.S. Melanoma e tumori cutanei, U.O. Oncologia Medica 2

I.R.C.C.S. Ospedale Policlinico “San Martino” di Genova

Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Diagnostiche Integrate

Università degli Studi di Genova 

L’incidenza del melanoma cutaneo è in costante crescita. Secondo i dati del rapporto AIOM-AIRTUM “I numeri del cancro in Italia – 2024”, si stimano circa 16.000 nuovi casi annui, con una lieve prevalenza nel sesso maschile. Nella fascia di età 0-49 anni, il melanoma rappresenta la seconda neoplasia più frequente nei maschi e la terza nelle femmine. La sopravvivenza netta a 5 anni si mantiene elevata, con valori prossimi all’88%, testimoniando i significativi progressi diagnostico-terapeutici degli ultimi due decenni. Grazie all’introduzione dell’immunoterapia e delle terapie target, la prognosi del melanoma avanzato ha subito una rivoluzione: da una sopravvivenza mediana di 6 mesi con la chemioterapia, oggi, i dati aggiornati a 10 anni mostrano che circa il 50% dei pazienti trattati con Nivolumab + Ipilimumab è vivo a 10 anni. Anche la monoterapia con gli anticorpi anti-PD-1 Nivolumab e Pembrolizumab, così come le combinazioni di inibitori di BRAF+MEK quali Encorafenib + Binimetinib e Dabrafenib + Trametinib in caso di melanoma con mutazione di BRAF, hanno prodotto miglioramenti della sopravvivenza estremamente rilevanti e costituiscono uno standard di trattamento insieme alla combinazione di Nivolumab + Ipilimumab. Più recentemente, è stata introdotta una nuova combinazione (Nivolumab + l’anti-LAG-3 Relatlimab) che si affianca a questi standard. Parallelamente, si sono ampliate le indicazioni terapeutiche anche nello stadio II ad alto rischio (IIB e IIC), dove Nivolumab e Pembrolizumab hanno dimostrato un beneficio significativo in adiuvante, portando a una riduzione del rischio di recidiva del 30-40%. Le indicazioni nel II stadio si aggiungono a quelle già consolidate dello stadio III (e IV resecato per Nivolumab). È inoltre disponibile, in regime di Legge 648/96, l’utilizzo di Pembrolizumab in neoadiuvante per pazienti con melanoma resecabile ad alto rischio. Anche le terapie target adiuvanti nei pazienti con melanoma in stadio III resecato con mutazione di BRAF hanno dimostrato risultati rilevanti: Dabrafenib + Trametinib ha ottenuto una riduzione del rischio di recidiva di circa il 50%. Alla luce di quanto sopra, è stato costituito un Gruppo di Miglioramento, che si configura come un gruppo fra pari i cui membri operano congiuntamente, con il supporto di un Docente/Tutor esterno, per approfondire gli attuali modelli di trattamento del Melanoma sia in fase iniziale che avanzata e per condividere un percorso di presa in carico del paziente affetto da tale patologia applicabile sul territorio di riferimento. Per partecipazione a gruppi di miglioramento si intendono attività per lo più multiprofessionali e multidisciplinari organizzate all’interno del contesto lavorativo con la finalità della promozione alla salute, del miglioramento continuo di processi clinico-assistenziali, gestionali o organizzativi, del conseguimento di accreditamento o certificazione delle strutture sanitarie. In essi l’attività di apprendimento avviene attraverso la interazione con un gruppo di pari con l’ausilio di uno o più Docenti/Tutor. L’attività svolta nell’ambito dei lavori del gruppo deve essere documentata e può comprendere la revisione di processi e procedure sulla base della letteratura scientifica, dell’evidence based o degli standard di accreditamento, l’individuazione di indicatori clinici e manageriali, le discussioni di gruppo sui monitoraggi delle performance. Nello specifico, quindi, l’obiettivo di questo Gruppo di Miglioramento è avviare un confronto tra specialisti in Oncologia operanti sui territori di propria competenza sulla gestione del paziente affetto da Melanoma. L’obiettivo è fornire, attraverso il confronto tra professionisti, uno strumento di gestione real-life che migliori l’outcome clinico del paziente, l’efficienza organizzativa dei servizi, la qualità di vita del paziente ed il suo grado di soddisfazione. Ogni membro del Gruppo, quindi, anche attraverso un lavoro individuale di ricerca e di reporting, darà il proprio contributo al lavoro che verrà prodotto, individuando i documenti e gli strumenti necessari per il raggiungimento dei migliori risultati attesi. Al termine dell’incontro è previsto un output finale, mediante una relazione specifica su quanto emerso durante l’incontro.

Tale attività di formazione sul campo (FSC), rivolta ad un massimo di 12 partecipanti, è destinata alla professione di Medico-chirurgo (discipline di riferimento: Chirurgia Plastica e Oncologia).

​

ECM

 

Provider ECM: Cluster s.r.l. - ID 345

Obiettivo formativo: documentazione clinica, percorsi clinico-assistenziali, diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza e profili di cura (Obiettivo formativo di processo n° 3)

Progetto formativo n. 345 - 466885

Crediti assegnati: 9,6 (nove virgola sei)

L’iniziativa è realizzata grazie al contributo non condizionante di

bottom of page