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Il paziente cardio-nefro-metabolico: un percorso condiviso per ridurre il rischio cardiovascolare e la progressione del danno renale
Torino, 6 maggio 2025
AC HOTEL TORINO
Via Bisalta, 11 – Torino
RESPONSABILI SCIENTIFICI
Maurizio D’Amico
Direttore S.C. di Cardiologia e UTIC ASL TO5
P.O. “Santa Croce” di Moncalieri (TO)
Gianluca Leonardi
Direttore S.C. di Nefrologia e Dialisi ASL TO5
P.O. “Ospedale Maggiore” di Chieri (TO)
Francesco Tassone
Direttore S.C. di Diabetologia Territoriale ASL TO5 – Chieri (TO)
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di mortalità soprattutto in pazienti affetti da scompenso cardiaco, diabete mellito o insufficienza renale. Numerose evidenze di letteratura hanno recentemente dimostrato che, per ridurre il rischio cardiovascolare globale, deve essere perseguito un approccio “paziente-centrico” piuttosto che “parametro-centrico”, approccio possibile solo attraverso una gestione plurispecialistica che preveda l’utilizzo di farmaci con dimostrati effetti cardiovascolari positivi. Tra questi emergono gli SGLT2-inibitori, o gliflozine, inizialmente utilizzati ad uso esclusivo nel paziente con Diabete Mellito Tipo 2, che hanno dimostrato sin dai primi trial clinici solidi benefici sulla riduzione del rischio cardiovascolare e sulla riduzione delle ospedalizzazioni per scompenso cardiaco associati ad una forte protezione renale, anche in pazienti non diabetici. Evidenze più recenti vedono le gliflozine promettenti anche nei pazienti con scompenso a frazione di eiezione preservata oltre che in quelli con disfunzione ventricolare sinistra. In quest’ultima categoria di pazienti, sicuramente con prognosi peggiore, le Linee Guida raccomandano l’utilizzo di gliflozine in associazione a farmaci attivi sul sistema neuro-ormonale (beta-bloccanti, anti-aldosteronici, ARNI) al fine di ridurre mortalità ed ospedalizzazione. Un’opzione terapeutica alternativa, con meccanismo d’azione del tutto innovativo, finalizzata ad ottenere un ulteriore impatto sulla riduzione di mortalità e ospedalizzazioni, è rappresentata dal Vericiguat, farmaco indicato nel paziente con scompenso a frazione di eiezione ridotta e recidive di scompenso in terapia medica ottimale. Dal punto di vista nefrologico, le Linee Guida raccomandano fortemente l’utilizzo degli SGLT2i in associazione ad Ace-inibitori o Sartani allo scopo di rallentare la progressione di malattia renale. Un’altra opzione terapeutica recentemente disponibile nel paziente diabetico con proteinuria è rappresentata dal Finerenone. L’efficacia di utilizzo di Ace-inibitori, Sartani, ARNI, Anti-aldosteronici e Finerenone, a rischio di indurre iperpotassiemia in particolare nel paziente con insufficienza renale, può essere massimizzata grazie all’utilizzo dei nuovi chelanti del potassio. In questo complesso universo terapeutico, al fine di gestire al meglio il paziente cardio-nefro-metabolico, è pertanto fondamentale definire un percorso condiviso all’interno del quale gli specialisti cooperino per assicurare un’assistenza integrata paziente-centrica.
Il corso, rivolto ad un massimo di 30 partecipanti, è destinato alla professione di Medico-Chirurgo (discipline di riferimento: Cardiologia, Endocrinologia, Geriatria, Malattie del Metabolismo e Diabetologia, Medicina Generale, Medicina Interna, Nefrologia).
ECM
Provider ECM: Cluster s.r.l. - ID 345
Obiettivo formativo: documentazione clinica, percorsi clinico-assistenziali, diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza e profili di cura (Obiettivo formativo di processo – n° 3)
Progetto formativo n. 345 - 443896
Crediti assegnati: 4,3 (quattro virgola tre)
PARTECIPAZIONE
La partecipazione sarà garantita fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per ragioni organizzative è indispensabile, per tutti gli interessati, iscriversi entro il 2 maggio 2025.
L'iniziativa è realizzata grazie al contributo non condizionante di:
