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Nuove prospettive di gestione del carcinoma avanzato della vescica nella realtà piemontese

Torino, 10 giugno 2024 

STARHOTELS MAJESTIC

Corso Vittorio Emanuele II, 54 Torino  

RESPONSABILE SCIENTIFICO

Paolo Gontero

Professore Ordinario di Urologia, Università degli Studi di Torino

Direttore S.C. di Urologia U, A.O.U. “Città della Salute e della Scienza” di Torino

Più del 90% dei tumori della vescica, da distinguere in forme superficiali e forme infiltranti la tonaca muscolare, è costituito da carcinomi uroteliali, aventi come causa principale, come nel caso del tumore del polmone, il fumo di sigaretta. Nel 2022 sono state stimate in Italia circa 29.200 nuove diagnosi di tumore della vescica (79% circa in soggetti maschi) con una mortalità nel 2021 di circa 6.100 decessi. Il carcinoma avanzato della vescica rappresenta una sfida clinica complessa che, determinando un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti ed un notevole onere economico per il sistema sanitario, richiede un approccio integrato e multidisciplinare per l’ottimizzazione dei risultati terapeutici. Il trattamento di prima scelta della malattia muscolo-infiltrante è tuttora rappresentato dall’opzione chirurgica, associata quando possibile a chemioterapia pre-operatoria. Tuttavia è possibile valutare trattamenti chemioterapici adiuvanti, con dati iniziali anche a favore di possibili trattamenti adiuvanti immunoterapici. In una minoranza di casi ben selezionati è possibile proporre strategie di preservazione della vescica (“bladder sparing”) con trattamenti integrati e sequenziali di chirurgia endoscopica massimale e chemio-radioterapia (cosiddetti approcci trimodali). Nel caso di una malattia vescicale avanzata (alla diagnosi o recidivata dopo trattamento potenzialmente radicale per malattia localizzata) il trattamento di scelta in prima linea in Italia è oggi rappresentato da una polichemioterapia seguita, con significativi vantaggi in termini di sopravvivenza, da una immunoterapia di mantenimento con Avelumab nei pazienti che abbiano ottenuto un controllo di malattia. Pare evidente, pertanto, che l’approccio multidisciplinare nella gestione del paziente con carcinoma avanzato della vescica rivesta un’importanza cruciale, in ragione della necessità di valutazione ed intervento integrato da parte di diversi specialisti che mirino alla personalizzazione più accurata del trattamento, considerando le caratteristiche specifiche del tumore, lo stadio della malattia, la risposta alle terapie precedenti e le condizioni generali del paziente. Questo corso ECM si propone quindi di contestualizzare nella realtà piemontese l’approccio al trattamento del carcinoma avanzato della vescica, offrendo spunti di approfondimento per condividere strategie comuni di gestione del paziente con questa patologia ed individuare insieme nuove prospettive di trattamento che possano contribuire a migliorare gli esiti clinici e la qualità complessiva della vita del paziente.

Il corso, rivolto ad un massimo di 50 partecipanti, è destinato alla professione di Medico-Chirurgo (discipline di riferimento: Oncologia, Radioterapia, Urologia).

 

ECM

 

Provider ECM: Cluster s.r.l. - ID 345

Obiettivo formativo: documentazione clinica, percorsi clinico-assistenziali, diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza e profili di cura (Obiettivo formativo di processo n° 3)

Progetto formativo n. 345 - 414556

Crediti assegnati: 4 (quattro)

PARTECIPAZIONE

La partecipazione, libera e gratuita, sarà garantita fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per ragioni organizzative è indispensabile, per tutti gli interessati, iscriversi entro il 6 giugno 2024.

L’iniziativa è realizzata grazie al contributo non condizionante di

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